Nella Società dell’Informazione, l'evoluzione tecnologica corre veloce... la consapevolezza e le competenze un po' meno. La connettività a Internet, divenuta possibile per moltissimi oggetti – TV, elettrodomestici, antifurti, dispositivi di monitoraggio sportivo o medico, localizzatori GPS, impianti di controllo industriale, ecc. –, comporta seri rischi dovuti all'assenza di un’adeguata cultura della sicurezza negli utenti.

EVOLUZIONE TECNOLOGICA E RISCHI NELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE

NELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA CORRE VELOCE…

Il termine “Società dell’Informazione” è apparso per la prima volta nella presentazione del Libro Bianco Delors su “Crescita, Competitività ed Occupazione” nel dicembre del 1993.

Il termine ebbe subito grande successo perché rappresentava molto bene i profondi cambiamenti che si intravedevano sull’onda prorompente delle nuove tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.

Cambiamenti così intensi e pervasivi che avrebbero profondamente influito su molteplici aspetti della vita: economici, culturali, sociali, relazionali. Il termine Società dell’informazione riassumeva molto bene tutti questi aspetti, in tutta la loro estensione.

La Società dell’Informazione è ormai una realtà quotidiana, sta intorno a noi quando studiamo e lavoriamo, quando ci relazioniamo agli altri, quando ci rechiamo dal medico o in un ufficio pubblico. La società dell’informazione agisce su di noi anche quando programmiamo una vacanza o decidiamo come trascorrere il tempo libero: essa ha modificato stili di vita e di consumo per i singoli e per le collettività.

Oggi, a distanza di oltre 25 anni, a seguito dell’enorme diffusione delle tecnologie e dei dispositivi che consentono (o necessitano) la connessione con altri dispositivi e/o alla rete Internet, è forse più opportuno parlare di “Società dell’Informazione Iperconnessa”, tant’è che ormai è davvero difficile trovare qualcosa non che non sia “connesso”.

Dando ormai per scontato il fatto che tutto il mondo dei sistemi informativi “classici” (server, Personal computer e relative periferiche e accessori), così come i dispositivi di telecomunicazione mobile (smartphone e tablet) è connesso alla rete, oggi si parla di “Internet of Things” (Internet delle cose).

La connettività a Internet è divenuta possibile (o necessaria) per tutta una serie di oggetti quali televisori, strumenti e impianti musicali, elettrodomestici, impianti per la domotica, antifurti, sistemi di videosorveglianza, dispositivi personali per il monitoraggio dell’attività fisica e della salute, localizzatori GPS, autovetture, qualsiasi tipo di impianto o dispositivo di controllo industriale, ecc.

Gli oggetti sono diventati per così dire “intelligenti”, interagiscono con altri oggetti raccogliendo e comunicando dati: le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza che vengono condivisi in tempo reale attraverso social network con persone dall’altra parte del globo, il frigorifero conosce i prodotti che contiene e ne ordina di nuovi quando si supera la data di scadenza, le sveglie suonano prima in caso di traffico, l’impianto di irrigazione si attiva quando le piante comunicano che necessitano di essere innaffiate, il forno si accende giusto in tempo per completare la cottura delle pietanze per quando si rientra a casa.

L’evoluzione tecnologica è avvenuta (e sta tuttora avanzando) in maniera estremamente rapida. Questo ha comportato, per le Informazioni che ognuno di noi tratta, un considerevole aumento in termini di: quantità, modalità di fruizione, mobilità, valore.

…LA CONSAPEVOLEZZA E LE COMPETENZE UN PO’ MENO

L’estrema velocità dell’evoluzione tecnologica non ha consentito di sviluppare un’adeguata cultura della sicurezza negli utenti delle suddette tecnologie. Questo comporta, per la stragrande maggioranza degli utenti, un utilizzo INCONSAPEVOLE rispetto ai rischi che le suddette nuove tecnologie comportano.

I furbi, i malintenzionati e i criminali, invece, sanno usare BENISSIMO le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

In un ecosistema sempre più complesso e interconnesso, qualunque oggetto che ne fa parte può essere utilizzato come porta di accesso per l’intera rete.

I sistemi informativi, nella loro accezione più ampia, sono diventati quindi un obiettivo previlegiato dei cybercriminali, sia per l’importanza del ruolo che questi svolgono, sia per il valore delle informazioni in essi contenute.

ERIS Consulting si propone per aiutare le aziende, affiancandole nel percorso decisionale, sia in ambito preventivo per una corretta gestione dei rischi, sia negli interventi necessari a seguito dell’occorrenza di eventi negativi.

 

Immagine: Elaborazione di “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni (1982-1916)

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